Sono un'amante del caffè fin da quando ero ragazzina. Mi ricordo ancora lo sguardo severo di mio padre che non voleva che lo bevessi. Eppure, a me, sembrava di essere già grande... a 13 anni! Ma quello che mi attirava di questa bevanda, in realtà, più che il gusto, era tutto ciò che stava dietro a questo "rituale". Non parlo solamente della preparazione del caffè con la moka, del "borbottio" che risuona nell'aria e del profumo che invade ogni stanza della casa. Parlo anche di quei momenti per stare insieme agli altri, con il pretesto di bere un caffè in compagnia. Vedevo mia madre che, insieme alle mie zie e a mia nonna, passava il tempo a chiacchierare e a ridere. Era piacevole trascorrere un'oretta in quel modo!

Con il passare degli anni, per me, bere il caffè è diventato un po’ un vizio che non riuscivo più a togliermi. Ne bevevo parecchi al giorno ed ero sempre alla ricerca di novità e di nuovi sapori. Ricercavo quindi quei bar dove offrivano una vasta scelta di caffè: dal Brasile, dal Guatemala, dall'Etiopia, dall'Ecuador, al peperoncino, al cioccolato, alla vaniglia. C’era l'imbarazzo della scelta!!!

Ora ho ridotto di molto le "tazzulelle", ma per me questo momento rimane magico. E perché non ricreare quei sapori esotici anche a casa? Perché non condividerli con i nostri amici?

Per chi, come me, non rinuncia a un buon caffè, ecco qualche idea per renderlo ancora più speciale!

Affianco a casa mia c’è un enorme spiazzo di terra (chiamarlo giardino è eccessivo!). Ai bordi di questo, affianco alla strada in terra battuta, c’è un meraviglioso albero di marinelle, una varietà di ciliegio selvatico. C’ero sempre passata affianco, sempre di corsa, ma non mi ero mai soffermata ad ammirarlo.

Questa primavera di tempo ne ho avuto anche fin troppo! Nelle zone di mare si lavora solo d’estate e, se ci si mette il maltempo e la “crisi”, la stagione lavorativa si accorcia spaventosamente. Come passare allora il tempo nell’attesa che arrivi la fatidica e tanto sospirata “chiamata”? Per la prima volta nella mia vita mi sono avvicinata a quell’albero, che è lì da prima che nascessi, e ho iniziato a staccare le “marinee” (come le chiama mia nonna!) e a mangiarle. Completamente diverse dalle ciliegie dolci! Acidule, succose, con un retrogusto leggermente amarognolo e dalla polpa molle… niente male!

Ho iniziato a pensare a cosa potevo fare con tutta quella frutta. Ho cercato in internet un po’ d’ispirazione, ho chiesto alle mie amiche alcune ricette e alla fine mi sono messa all’opera! Ghiaccioli, frutta sciroppata, frullati e marmellate tutte a base di marinelle… le protagoniste di giugno!

Spesso sento che la preoccupazione più grande, quando qualcuno inizia un percorso per diventare vegetariano, o addirittura vegano, è quella di poter offrire una varietà di alimenti che sia buona, sana e completa non solo per se stessi, ma anche per tutta la famiglia.

Da qui nasce l’idea di aprire questo blog, per condividere tra di noi le proposte per un’intera giornata. Avete già esperienza? Sapete già che cosa vi piace mangiare la sera, se a mezzogiorno avete pranzato con fave e cicorie? Oppure, se avete pranzato più "seriamente", con una pasta al forno per esempio, con cosa vi piace cenare? Avete trovato una colazione vegetariana che vi soddisfa e vi fa iniziare la giornata con il buonumore?

V’invitiamo a condividere tutto ciò e a scriverci!

Lo so, è un po’ presto per fare lo sciroppo di sambuco! I fiori di questa pianta fioriscono in primavera-estate (da maggio a giugno a seconda dell’altitudine) e adesso siamo appena in febbraio!!!

Da qualche giorno sono ritornata da una breve vacanza in Svizzera, dove abita una mia cara amica con il marito. Assieme a loro ho fatto delle bellissime passeggiate sotto la neve e ho potuto ammirare le bellezze di Lugano e delle montagne che circondano il lago. Parlando di natura e di cucina (un argomento ricorrente nei discorsi di tutti i giorni!), mi disse che voleva imparare a fare lo sciroppo di sambuco, poiché in quella zona si trovava questa pianta.

Sapevo di avere la ricetta scritta su un fogliettino dai tempi in cui lavoravo a Corvara, in Alta Badia. Una signora del posto mi regalò i fiori di questa pianta e una mia collega di lavoro, che ogni anno si preparava lo sciroppo di sambuco in casa, mi spiegò il procedimento.

Quando ritornai a casa dal mio viaggio, pensai che sarebbe stato bello poter condividere questa ricetta non solo con questa mia amica, ma con tutti quelli che "entrano" nella nostra cucina!

Due anni fa mia sorella, al suo ritorno dal Madagascar, mi fece un regalo da sogno! Mi diede un pacchetto cilindrico di plastica di un diametro di circa 10 cm e lungo 20 cm. Quando lo aprii, mi accorsi che si trattava di un mazzo intero di bacche di vaniglia. Mai in vita mia ne avevo vista così tanta! Pensavo che non sarebbero bastati nemmeno 10 anni, prima di poterla consumare tutta… ma vi dirò: mi sono rimaste solo 5 bacche!

La vaniglia è il frutto di una specie di orchidea chiamata "orchidea Vanilla". Il fiore è giallo e assomiglia a una piccola tromba che fuoriesce da 5 petali stretti. Adoro tutte le specie di orchidee, così come adoro la vaniglia stessa! Vado pazza per il suo profumo puro!

Mi sono informata e ho scoperto che già nell’800 la vaniglia era apprezzatissima come rimedio medico per tanti problemi: aiuta a rinforzare il sistema immunitario, aumenta la libido, contiene sostanze antiossidanti che prevengono il cancro, tranquillizza i nervi, è efficace contro la neurodermite e altri problemi della pelle, e ha pure un fortissimo effetto antinfiammatorio e antifunghicida. La lista non è completa, ma infine non sono mica un’esperta!

Non confondete la vera vaniglia, quella con i puntini neri, con la vanillina, una sostanza chimica che imita il profumo della vaniglia. La vanillina non possiede gli effetti positivi della vaniglia e può, se consumata a grandi dosi, creare disagi.

La vaniglia si combina benissimo con il gusto del cioccolato e con tutte le creme, sia a base di panna (anche di soia) sia a base di frutta, e quasi tutte le ricette di torte e di biscotti natalizi la contengono.

Qui troverete la ricetta per fare lo zucchero vanigliato in casa.

Uno dei ricordi più dolci del mio ultimo viaggio in America, che feci qualche anno fa, è un deliziosissimo brownie caldo servito in una coppa con del gelato e coccolato da tanta panna…

Io e mia sorella eravamo andate a trovare i nostri parenti e loro, tutti entusiasti per la nostra visita, ci portarono nella caratteristica Newport, nel Rhode Island, per farci ammirare le bellezze del posto. Dopo una passeggiata tra le vie della città, ci fermammo a mangiare in un localino tipico e, per chiudere in bellezza, prendemmo questo dolce.

Al tempo non ero ancora vegana e, quando feci questa scelta, andai alla ricerca del vegan-brownie perfetto! Cercai a lungo nel web finché non fu lui a venire da me… una mia carissima amica, che non sapeva nulla della mia passione per questo dolcetto, mi regalò proprio questa delizia per il mio compleanno… e con tanto di ricetta!

E per chi sogna l'America, consiglio di provarli caldi con del gelato e della panna vegan!

Sono arrivate le prime giornate fredde, e con loro, la voglia di stare in casa e di coccolarmi con un pasto buono e genuino. Umore ideale per pensare a come rendere la mia vita più tranquilla, pacifica e soprattutto responsabile!

Stamattina sono andata al mercato, ho incontrato un'amica e, in sua compagnia, ho comprato dei carciofi freschissimi, ottimi in abbinamento alla feta per una pasta. Mi sono fatta dare i carciofi con i gambi lunghissimi perché in qualche modo mi sembrava uno spreco buttarli via!

Mentre stavo rosolando nell'olio i pezzi di carciofo per la pasta, ho cucinato i loro gambi con aglio, zenzero e aceto. Li ho frullati con del tahin bianco e così è venuta fuori una crema gustosissima. Mi stavo chiedendo perché non vendono separatamente i gambi di carciofi per chi vuole usarli in questo modo! Ecco la mia crema di tahin e carciofi.

In seguito troverete anche altre ricette che usano gli avanzi dei pasti, come per esempio delle ricette con l'okara (l’avanzo della produzione del tofu) oppure con il pane secco.

Il Ghee è il burro chiarificato che si ottiene separando l'acqua, le proteine e il lattosio. E' un ottimo grasso per cucinare: tiene bene le alte temperature e non brucia come il burro. Nell'Ayurveda il Ghee è considerato un alimento che aiuta a mantenere la giovinezza e a prolungare la vita.

Il Ghee appena preparato mi piace tantissimo con le patate bollite oppure con gli asparagi. Ecco qui la ricetta.

Da un viaggio a Taiwan mi è rimasto un kilo di sesamo nero. Anche se comprato anni fá ad un mercato da una contadina che vendeva solo questo in un secchio, i granelli erano ancora freschi e aromatici. Solo che non sapevo mai che cosa farne! Fino al giorno in cui una mia amica mi ha confidato che aveva difficoltà a fare un tahin gustoso. Ecco che cosa ne dovevo fare!

Nell'Ayurveda si usa il sesamo nero per trattare la carenza di minerali, particolarmente del zinco e del calcio. Viene considerato un rimedio quasi miracoloso per la caduta dei capelli, la prostata ingrossata e contro il cancro. I tessuti del corpo e delle ossa si rinforzano se si mangia regolarmente del sesamo nero.

Anche il sesamo bianco ha delle qualità simili, ma quello nero corrisponde di più ad un uso curativo.

Il tahin è un modo elegante per inserire il sesamo nella nostra alimentazione: si possono creare delle creme spalmabili (per es. l'hummus), aggiungerlo negli smoothies, nelle salse usate per condire l'insalata oppure si può mangiare ogni tanto un cucchiaino goloso della crema quando nessuno ci vede!!!

Vi siete incuriositi??? Allora andate subito alla ricetta!

Ciao a tutti!

Vorremmo condividere il piacere di produrre il latte di soia e il tofu fatto in casa. Non è solo facile ed economico, ma è anche un vero piacere per il palato! Il tofu poi è la base di tantissime ricette buone come le "uova" strappazzate, le torte salate, i gustosi spalmabili e i paté. In seguito verranno pubblicate una per una.

L'autoproduzione con ingredienti naturali permette di avere un controllo sulla qualità del cibo nelle nostre cucine. Io personalmente cerco sempre più spesso di usare prodotti biologici semplici come grano, legumi, olio, verdure e frutta con pochi ingredienti aggiunti. Il mio corpo sta meglio (vuol dire più rilassato) se mangio cose semplici... e anche il portafoglio è più contento!

Allora cliccate sul link qui sopra per vedere le ricette. Buon divertimento!

Ciaoooo....

sto cercando di capire come funziona un blog! Forse qualcuno può rispondere a questo post per capire come si gestice questo strumento...

Intanto vi mando una ricetta appena provata e gustata... ma quanto è buona! La ricetta facile e veloce la trovate qui.